TITOLO: LA SIRENA
DIMENSIONI: 75 x 110 cm
TECNICA E SUPPORTO: olio su tela con doratura a foglia
ANNO: 2008
Il dipinto è parte del ciclo “Le Sante Sospese”
DIMENSIONI: 75 x 110 cm
TECNICA E SUPPORTO: olio su tela con doratura a foglia
ANNO: 2008
Il dipinto è parte del ciclo “Le Sante Sospese”
La sirena è rivolta verso il mare. Con la sua bellezza e i suoi richiami attira a se i marinai. Costoro affascinati dal suo canto non si avvedono della scogliera che li farà naufragare. Vi si dirigono a tutta forza, presi dalla bramosia di quell’essere fantastico, che promette loro infinite gioie e godimenti. Forse la sirena incarna il mito dell’eterna lotta che l’uomo compie per equilibrare il suo desiderio, il suo eros, con la sua ragione, cercando di trovare un equilibrio tra te sue due nature, istintiva e razionale.
L’essere umano forte, psichicamente maturo e appagato di se dice: conosci e sperimenta gli istinti e le passioni, ma non fartene schiavo. Usali e moderali con l’uso del raziocinio, solo in questo modo entrerai in comunione con la vita e col mondo.
Ulisse, uomo non comune, volle sapere, conoscere e senza rinunciare alla mente che gli suggerì di farsi legare, volle provare ad abbandonarsi, a darsi parzialmente in pasto all’istinto e al richiamo fortissimo del desiderio. Certo per fare questo, da uomo saggio e prudente quale il mito ce lo tramanda, non tralasciò di ancorarsi all’albero maestro del suo se più profondo, ne di proteggere coloro che, suoi compagni, legati non erano, turandogli le orecchie con la cera.
Anche in questo mito si è scelta la figura femminile della sirena per ammonire l’uomo a non lasciarsi andare all’istinto, per inibirne l’audacia e la sete di conoscenza.
Ma questa sirena, quella del quadro, sembra molto improbabile come mangiatrice di uomini. Gli scogli in fondo sono così vicini alla riva che, anche naufragando, i marinai potrebbero trovare a terra piuttosto il calore di un fuoco, il ristoro e il conforto di materne braccia femminili.
S.B.
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